comune di

santa flavia

 

INFO & CENNI STORICI

Santa Flavia iniziò la sua espansione verso la fine del XVII secolo, quando nell’agro palermitano si diffuse il fenomeno della villeggiatura, la famiglia Filangeri acquistò il principato di Santa Flavia, ex contrada di Solanto, per edificare la propria residenza estiva che successivamente determinò lo sviluppo dell’abitato e la nascita del comune di Santa Flavia che si trova a circa 15 km ad Est del capoluogo, sulla costa tirrenica e costituisce un’unica conurbazione con la vicina Bagheria. I principali prodotti agricoli coltivati nel suo territorio sono gli agrumi e gli ortaggi. A Porticello, frazione di Santa Flavia e secondo porto in Sicilia per la pesca d’alto mare, è possibile acquistare il pesce appena pescato ma anche gustarlo direttamente sul posto, inoltre, con il suo clima mite e i suoi 7 km di costa, ancora oggi, come un tempo, è meta ricercata per la villeggiatura estiva e le gite fuori porta, grazie ai tanti caratteristici ristorantini che propongo piatti tipici a base di pesce.

COME ARRIVARE

Santa Flavia, si raggiunge da Palermo imboccando la SS 113 in direzione Messina: superato il bivio per Bagheria, si incrociano le strade che portano al comune di Santa Flavia e al mare. Distanze dal capoluogo: 16 km da Palermo (provincia d’appartenenza)

Pulman
Autolinee Ast, Sais, Sommatinese

Aereporto
L’ Aerostazione “Falcone – Borsellino” – Punta Raisi, posto a 53 km.. In auto immettersi sull’autostrada A19 in direzione Palermo, attraversare la tangenziale che attraversa la città fino ad imboccare l’autostrada A20 direzione Messina/Catania. Dopo circa 11 km, uscire a Bagheria eda lì seguendo le indicazioni a circa 4 km si raggiunge il centro abitato di Santa Flavia.L’Aeroporto di PUNTA RAISI Falcone- Borsellino di Palermo offre collegamenti quotidiani con tutte le principali città italiane e con molte destinazioni internazionali. Ulteriori scali a Trapani Birgi (120 km) e Catania Fontanarossa (200 km).

Auto
Dal centro di Palermo, distante da Santa Flavia 15 Km, si giunge a Porticello percorrendo la strada statale 113 che collega Trapani a Messina, o l’autostrada A19 che collega Palermo con Catania e Messina (uscita Casteldaccia). Da Palermo a Santa Flavia e Porticello è inoltre operativo un servizio di autobus.

Treno
Dalle stazioni di Palermo Centrale e Palermo Brancaccio treni con frequenza regolare collegano in 15′ la città alla stazionedi Santa Flavia-Solunto-Porticello.

Porto
Dal porto di Palermo si raggiunge Santa Flavia a
ttraverso la SS 113 direzione Messina

CULTURA E TRADIZIONI

Tradizioni popolari

Il culto a Santa Flavia per questa Santa si può far risalire quasi all’origine del paese, che inizio la sua espansione verso la fine del XVII secolo. Ogni anno il 26 luglio in collaborazione con le confraternite a lei dedicate, sia maschile che femminile, e il comune di Santa Flavia organizza i solenni festeggiamenti per la sua Santa patrona, tra sacro e profano richiama ad un’antica tradizione che ormai è diventata secolare. Legato alla cultura ed alla tradizione del luogo è anche il quadro delle Madonna del Lume, custodito nella Chiesa Madre di Porticello e che la leggenda vuole sia stato trovato in mare dai pescatori. La devozione dei porticellesi nei confronti della loro patrona è davvero unica. Spettacolare è l’evento della discesa del quadro dall’altare. La processione, in occasione della festa padronale termina con il ritorno in Chiesa, non prima di essere passata dal porto e dallo scalo dove vengono fatti esplodere dei fuochi d’artificio in onore di Maria. La domenica successiva si svolge la processione a mare. Per l’occasione tutte le barche e i pescherecci della marineria di Porticello vengono messi in mare. Centinaia sono i fedeli che trovano posto nelle barche, anche turisti e forestieri attirati dall’insolita e suggestiva manifestazione.

Eccellenze enogastronomiche

A Porticello lungo le bancarelle è possibile gustare crostacei e polpo bollito, mentre le numerose trattorie del pesce fresco sono meta di escursioni enogastronomiche. Nelle friggitorie dall’antico sapore arabo si possono gustare panelle, verdure fritte in pastella e comprare la ricercassima bottarga da portare a casa. A Porticello vi è un polo gastronomico di assoluto rilievo con una forte identità culturale marittima, tradizionalmente artigiana e, per queste ragioni, unica e che fa leva su ricette tipiche a base di pesce locale e la perizia, la fantasia, la creatività dei ristoratori locali. Una gastronomia legata al pescato locale ed ai prodotti della terra che nelle ricette tradizionali si incrociano, si combinano in mix gradevolissimo e prelibato e sono sinonimo di freschezza, salubrità e genuinità.

Personaggi storici

Ernesto Perez (1876-1957) figlio del grande letterato e ministro Francesco Paolo, fu prefetto di Roma e non dimenticò mai la sua Santa Flavia. Al suo impegno si devono la costruzione dell’attuale cimitero, l’acquisto di palazzo Filangeri, la costruzione dell’edificio scolastico di S. Elia, l’estensione ai pescatori di Porticello di quei benefici assistenziali dei quali già godevano i pescatori di Cattolica e la sistemazione e il funzionamento del mercato ittico.

Antonio D’Amato nato nel 1897 a Porticello, fondò nel 1919 l’omonimo pastificio, caratterizzato da un processo produttivo artigianale a bassa temperatura con trafile di bronzo ed apprezzato, soprattutto per gli anelletti tipica pasta palermitana, non solo in Sicilia, ma anche in Italia e all’estero
Antonio Di Matteo, insigne e nobile figura di avvocato penalista (1902-1979). Fece pratica di avvocato nello studio del grande giurista Empedocle Restivo e contemporaneamente superò il concorso in magistratura.. Nel 1943 era stato posto dal colonnello Charles Poletti, che si occupava dell’amministrazione civile dei paesi occupati, a capo dell’amministrazione comunale di Santa Flavia.

Vincenzo D’Acquisto (1910-1985) Giornalista saggista, scrittore, fu insignito di diverse onorificenze. Ufficiale dei Carabienieri, rischiò la vita durante un conflitto a fuoco a Monreale con Salvatore Giuliano. Autore di numerosi musicali, raggiunse grande notorietà con la canzone “L’Edera”, interpretata da Nilla Pizzi, classificandosi al secondo posto al Festival della canzone italiana a Sanremo del 1958.

Eventi storici

Della famiglia Filangeri, fondatrice della Città annoveriamo Cristoforo Riccardo Filangeri che si spense a 72 anni il 6 maggio 1807; Conte di Suttafari, benefico patrono della Basilica di Sant’Anna, a. Impiegò tutte le sue forze, il suo denaro e la sua intelligenza per la crescita della Basilica e del borgo, che aveva creato davanti alla sua villa.

cosa visitare

Villa Filangeri e il parco

Era la residenza per la villeggiatura estiva della famiglia Filangeri, principi di questo territorio. Attualmente è sede dell’amministrazione comunale di Santa Flavia. Nel prospetto posteriore, che guarda verso il parco, Ernesto Basile realizzò l’arioso Giardino d’inverno, una struttura in tufo con archi a tutto sesto chiusi da vetrate con infissi in bronzo di gusto eclettico. In fondo al giardino, sempre al Basile si deve una collinetta artificiale di gusto romantico sovrastata da un piccolo coffee house in bronzo, che riproduce una capanna orientale in bambù.

Villa San Marco

Venne edificata nel 1673 intorno ad una preesistente torre d’avvistamento del XVI secolo per il controllo di piantagioni di “cannamele” (canna da zucchero). Progettista fu l’architetto Domenico Cirrincione, frate domenicano, incaricato da Vincenzo Giuseppe Filingeri, Conte di San Marco, Principe di Mirto e Grande di Spagna.È un raro esempio di architettura civile di stile Manierista, Durante la seconda guerra mondiale lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Filingeri per parte di madre, soggiornò in questa Villa.

Villa Spedalotto

Villa Spedalotto è una residenza di villeggiatura situata su una collina ai margini della piana di Solanto, circondata da oliveti e agrumeti. La casa, ad un piano, è costruita attorno ad una corte aperta, con due corpi di servizio che si dipartono dal corpo principale, al centro del quale si trova un pronao in stile Neoclassico.Dal 9 ottobre al 9 dicembre 1799, sono stati ospitati i principi reali ereditari Francesco di Borbone (futuro Re Francesco I) con la consorte Maria Clementina d’Asburgo, e la figlia Maria Carolina (futura Duchessa di Berry). La famiglia reale, fuggita da Napoli per la rivoluzione del 1799, era divisa tra Villa Spedalotto (i principi reali) e Villa Valguarnera (i sovrani Ferdinando I e Maria Carolina). Il 30 marzo 1987, nella cappella della Villa, è stato celebrato il matrimonio tra il duca d’Aosta Amedeo di Savoia e Silvia Paternò dei Marchesi di Regiovanni, Marchesi di Spedalotto e Conti di Prades . Nel 1991 è stata la location per alcune scene del film Johnny Stecchino di Roberto Benigni. (Proprietà privata).

Castello e Palazzo Reale di Solanto

Il Castello di Solanto diede il nome alla baronia omonima, antica divisione amministrativa di parte del territorio di Santa Flavia e Bagheria, e si trova sul mare. Edificato al tempo di Re Ruggero sopra una grande scogliera, era anticamente destinato, come tanti altri, a protezione di una attigua tonnara.Il cosiddetto Palazzo Reale di Solanto è un’ala del castello che fu restaurata agli inizi del XIX secolo in stile Neogotico, per ospitare Ferdinando I di Borbone.

Solunto

E’un’antica città fondata dai Fenici sulla costa settentrionale della Sicilia, sul monte Catalfano, a circa 2 chilometri da Santa Flavia, di fronte Capo Zafferano. Preceduta sulla stessa area dall’insediamento fenicio di Kfra (700 a.C.), la città venne fondata nel IV secolo a.C. dai Cartaginesi, che ne mantennero il controllo per più di un secolo. Durante questo periodo divenne centro di traffico marittimo, rivaleggiando con Palermo e Mozia. In seguito alla prima guerra punica (250 a.C. circa) passò sotto il dominio di Roma. Il declino della città iniziò nel I secolo d.C., con il graduale abbandono della città in favore dei centri abitati della pianura sottostante, fino al saccheggio subito ad opera dei Saraceni nel VII secolo. Gli scavi realizzati nell’Ottocento avevano già liberato una parte della città, ma essi sono stati ripresi nel 1952, e portati avanti negli anni successivi. È così tornato alla luce un settore notevole del tessuto urbano, che permette di ricostruire la struttura riorganizzata integralmente intorno alla metà del IV secolo a.C.

Basilica Soluntina di Sant'Anna

Venne costruita su una preesistente cappella rurale dell’inizio del XVII secolo, Nel 1666, acquistata dai principi Filangeri insieme con una vicina “casina” fu oggetto di interventi d’ingrandimento e il 24 luglio 1785venne definitivamente consacrata.Con l’aggregazione alla Basilica di San Giovanni in Laterano nel 1764, la Chiesa acquisì il titolo di Basilica. Di assoluto pregio l a navata ovale con quattro nicchie provviste di altari in marmi policromi, le due navate laterali e il presbiterio. Di grande impatto scenografico la luminosa cupola a cassettoni ottagonali Di grande pregio il Baldacchino, eccellente lavoro d’ebanisteria riproduzione in scala ridotta e del famoso Baldacchino di San Pietro, di Gian Lorenzo Bernini.Le decorazioni a stucco furono eseguite da un allievo di Giacomo Serpotta.

FESTE E SAGRE

26 luglio
Santa Flavia Festa Padronale di Sant’Anna

15 settembre
Sant’Elia Festa di Maria SS. Addolorata .La festa patronale di Sant’Elia ricorre il 15 settembre , ma per farla coincidere con la domenica, si festeggia la domenica che segue. Si tratta della festa organizzata dai fedeli di Sant’Elia, in onore della Maria S.S. Addolorata.

14 ottobre
Porticello Festa di Maria SS. del Lume (Processione di barche) è una delle feste più importanti, dopo il festino di Santa Rosalia, che si svolge nella provincia palermitana. La festa di Porticello, quindi, richiama molti visitatori e devoti da tutta la provincia sopratutto per le numerose “bancarelle” al Piano Stenditore, e per la devozione alla Madre SS. del Lume, Patrona della borgata marinara e protettrice del mare. Domenica 13 Ottobre da non perdere la spettacolare la processione del quadro della Madonna in mare.