
Sono tanti i reperti esposti presso l'Antiquarium del Parco archeologico
Ci sono percorsi e luoghi che hanno tanta di quella storia che riesci a sentirla sotto i piedi. Capita spesso, no? Così come capita spesso che cerchi di immaginare come erano questi stessi luoghi in epoche diverse. Questa cosa, ne siamo certi, vi capiterà se andate a farvi un bagno nel mare e nella spiaggia, di sabbia finissima, a Santa Flavia conosciuta come “Aciddara” una parola che è bella cosi non tradotta.
Da Santa Flavia, in direzione Casteldaccia, percorrendo per circa 2 km la Strada Statale 113, si arriva al parcheggio di fronte l’ingresso della spiaggia, una stradina privata, aperta al pubblico, che occorre percorrere a piedi per circa 300 metri, alla fine della quale si apre il mare davanti a voi con la Rocca di Cefalù in fondo a destra, facilmente visibile.
In questi 300 metri di strada entrate nella storia: nei giardini (privati) che vedete, sono state trovati reperti e tracce delle passate civiltà che hanno vissuto questo tratto della Sicilia, iniziando dai Fenici che fondarono l’antica Città di Solunto nell’approdo che probabilmente si trovava da queste parti, dentro uno dei canali oggi solo pluviali ancora visibili. Anche nel mare sono stati trovati resti di barche dell’epoca ed anfore che oggi sono conservate nell’Antiquarium del Parco Archeolgico di Solunto oppure nel Museo Salinas di Palermo.
Una spiaggia, questa, dalla natura bellissima, unica, con sabbia finissima ed un mare colorato a macchia smeraldo e blu paradiso per chi vuole fare un po’ di snorkeling oppure della pesca subacqua. Alla sinistra il porto di Porticello ed alla destra potete seguire con gli occhi una buona parte della Costa d’Oro: Solanto con il Castello, Torre Normanna, Termini Imerese, Cefalù ed nelle giornate limpide, gli occhi vi porteranno anche oltre.
Di fronte a voi il mare e ad un vicinissimo miglio marino (circa 1,5 km) il famoso (e famigerato in epoca antica) scoglio affiorante “La Formica” una fantastica area naturale, con reperti archeologici ben conservati e visibili con immersioni di media difficoltà. Ma le immersioni saranno argomenti di future pubblicazioni. Immaginate questa terra, alla vista dei Fenici che da mare arrivarono qui per la prima volta. Arrivarono quasi sicuramente da Mozia, passando da Palermo, un itinerario che oggi sarebbe il caso di ripetere con una breve escursione anche per i turisti che si trovano a Palermo.
Vicinissimi ci sono diverse strutture alberghiere e B&B, bar e ristoranti ed a circa 2 km la stazione ferroviaria Santa Flavia-Solunto.
lacostadoro, santa flavia, spiagge di siciliaQuesto sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o la visualizzazione di media. Se non acconsenti all'utilizzo dei cookie di terze parti, alcune di queste funzionalità potrebbero essere non disponibili. Per maggiori informazioni consultare l'informativa.
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