
Scopriremo posti da favola, atmosfere mediterranee e bellezze artistiche straordinarie
Il nostro viaggio alla scoperta della Costa d’Oro inizia da Aspra, piccola frazione del Comune di Bagheria.
Un borgo marinaro ricco di fascino, antiche tradizioni legate alla pesca e bellezze naturalistiche che vi faranno restare a bocca aperta. Qui passeremo due giorni indimenticabili.
La Costa d'Oro - Lungomare di Aspra (Ph Sara Cilea)
Non c’è dubbio che il lungomare, denominato Piano Stenditore, sia il cuore del borgo, il luogo in cui Aspra manifesta tutto il suo splendore. Una grande terrazza sul mare, che si distende per centinaia di metri e sulla quale si affacciano, da un lato, le piccole case dei suoi abitanti e, dall’altro, una sinuosa lingua di spiaggia dove i pescatori ormeggiano le loro piccole e coloratissime imbarcazioni, le lancitedde.
In qualsiasi punto della piazza ci si trovi, il colpo d’occhio è di una bellezza disarmante. Piano stenditore è il luogo ideale per fare una passeggiata o per prendere qualcosa di buono in uno dei tanti locali del posto, respirando l’aria di mare e ammirando il panorama circostante.
La Costa d'Oro - Mercato del pesce di Aspra (Ph Giovanni Barone)
Se siete degli amanti del pesce o anche solo per assistere alla sua magica atmosfera, non potete perdervi lo spettacolo del pittoresco mercato ittico che si tiene proprio sulla piazza del lungomare dalle prime ore del mattino fino all’ora di pranzo. Vedrete un brulicare di uomini e donne intenti a vendere e comprare il pescato del giorno. Rimarrete estasiati non solo dalla sua bontà, ma anche dai riti tipici del mercato, dai modi con cui il pesce viene esposto sui banchi, dai versi dei banditori, dalle trattative tra le parti. Un tripudio di odori, suoni, colori e sapori mediterranei.
Aspra, d’altronde, e i paesini circostanti vantano una secolare e prestigiosa tradizione nella pesca e nella trasformazione del pescato, in particolare la salagione delle sarde e delle alici. Ancora oggi in questo settore operano un paio di industrie e tante piccole aziende artigianali che realizzano prodotti d’eccellenza. Tra questi citiamo le “Alici alla carne”, ovvero delle acciughe sotto sale disposte a strati in un contenitore cilindrico di latta, sulla cui origine si condensano miti e leggende esilaranti. Una di queste vuole che furono chiamate così dai produttori locali, poco avvezzi con la lingua inglese, per rispondere alle numerose richieste di “Carne di alici” dei mercanti britannici dell’’800. Qualche impresario più furbo, poi, per sbaragliare la concorrenza arrivò ad inventarsi le “Alici alla vera carne”. In realtà il nome “Alici alla carne” si rifà al metodo di conservazione innovativo inventato proprio in questo territorio. Un metodo che, rispetto al passato, prevedeva tra uno strato e l’altro di pesce uno di sale che con la maturazione scompariva, per cui il prodotto pronto per il consumo era tutto di carne di alici.
A questo punto tappa obbligata è il Museo dell’Acciuga, dove farete un tuffo nella cultura marinara siciliana. Qui verrete accolti dal suo fondatore Michelangelo Balistreri, che con la sua grande passione per il mare e la sua travolgente simpatia vi farà innamorare del mondo della pesca. Michelangelo vi mostrerà oggetti rari ed antichi, narrandovi storie e aneddoti sensazionali. Un’esperienza da non perdere.
La Costa d'Oro - Affresco Guttuso, Chiesa di Aspra (Ph Frsicilyguide)
Tra gli aneddoti che molto probabilmente Michelangelo vi racconterà c’è quello dell’affresco che il grande pittore bagherese, Renato Guttuso, realizzò nella piccola chiesa di Aspra e che vale la pena di visitare.
L’opera fu voluta negli anni ‘30 da don Giuseppe Cipolla e finanziata grazie alle donazioni degli abitanti, quasi tutti pescatori. Il prete affidò l’incarico al giovane promettente ma non ancora famoso Guttuso che, secondo il racconto di Michelangelo, dipinse nei volti dei personaggi quelli dei pescatori. Motivo per cui durante le celebrazioni gli abitanti stavano più tempo col naso all’insù a contemplare l’affresco che a seguire le funzioni.
Di certo c’è che padre Cipolla commise l’errore di non sottoporre i bozzetti all’approvazione della “Commissione dell’arte sacra”, per cui dopo alcuni anni quando fu resa pubblica la fede politica di Guttuso, la Curia ordinò a don Cipolla di imbiancare i dipinti dell’artista “eretico e comunista”. L’ordine venne eseguito e per decenni l’affresco rimase coperto, fino a quando nel 1991 un lungo e delicato restauro, rimasto purtroppo incompiuto, li riportò parzialmente alla luce.
La Costa d'Oro - Tramonto ad Aspra
Anche a fine giornata Aspra è capace di regalare un’ultima imperdibile emozione: il tramonto. Dal lungomare si può assistere ad uno dei crepuscoli più suggestivi del Mediterraneo. Il sole che cala sul mare colora il paesaggio con delle tonalità cangianti di arancione, conferendogli una luce stupenda.
Pasta con le sarde
Cenare in uno dei tanti ristoranti di Aspra è uno dei modi migliori per concludere il giro del borgo, ovviamente a base di pesce. In qualsiasi locale andrete, avrete la possibilità di gustare i piatti della tradizione tipica siciliana: polpo bollito o insalata di mare, pasta con le sarde o con i ricci, pesce arrosto o all'acqua pazza, sarde marinate o a beccafico. Insomma l’elenco è lungo e davvero molto ghiotto.
La Costa d'Oro - Baia dei Francesi, Bagheria/Aspra (Ph Pino Grasso)
Il secondo giorno del nostro viaggio ad Aspra è tutto dedicato al relax e alla natura. Trascorreremo la mattinata alla Baia dei Francesi, una caletta da favola, con sabbia fine color oro e acque blu e verde smeraldo così limpide da essere trasparenti.
Viste le sue ridotte dimensioni è necessario arrivare di mattina presto, muniti di tutto il necessario per godere di questo piccolo angolo di paradiso.
La Costa d'Oro - Arco azzurro, Bagheria (Foto presa dal web)
A poche centinaia di metri, in località Mongerbino, si trova l’Arco Azzurro. Un monumento naturale di rara bellezza che l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha inserito tra i siti geologici di maggiore interesse a livello nazionale.
Si tratta di una passerella naturale di roccia dolomitica ad una quota di 11 metri sul livello del mare che collega le due sponde di un piccolo fiordo.
Immortalato da molti fotografi è stato soggetto di cartoline e pubblicità, tra le quali quella dei popolari Baci Perugina che lo ribattezzò come l’Arco degli innamorati.
La Costa d'Oro - Veduta su Capo Zafferano dal Punto Trigonometrico di Monte Catalfano
Aspra e dintorni sono sovrastati da un complesso montuso dal quale si domina il Golfo di Palermo e il Golfo di Termini Imerese. Un’occasione troppo ghiotta per una piacevole scarpinata tra boschi e macchia mediterranea. Qui si trova il Punto trigonometrico di Monte Catalfano, da dove è possibile ammirare una veduta mozzafiato su Capo Zafferano, che si trova nel territorio del Comune di Santa Flavia, prossima tappa del nostro itinerario.
Per oggi il nostro viaggio si conclude qui. Vi diamo appuntamento alla settimana prossima per scoprire tanti altri posti della Costa d'Oro.
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