L'immersione vi porta nello smeraldo mare di Mongerbino dove un'ancora si lega all storia.
L’antefatto: incontriamo Nicola Tomasello, un pomeriggio di fine luglio scorso, perché vogliamo che collabori nella definizione di alcuni itinerari “sommersi” del nostro mare da proporre agli escursionisti ed attraverso lui, vogliamo coinvolgere tutta la comunità dei sub di questo territorio. Discutendo della passione del mare, lui racconta come una semplice immersione possa nascondere “misteri” che legano il nostro territorio a momenti storici importanti.
Il racconto[vale la pena leggerlo tutto] di Nicola inizia cosi: il nostro circolo nel 2008 aveva ricevuto in dono un gommoncino piuttosto mal ridotto che però, con ottimismo e fatica, siamo riusciti a tirare a lucido. Finalmente, dopo una settimana di lavori, il piccolo gommone è restaurato e pronto per il varo! Era la fine del mese di maggio del 2008. Siamo in mare e la fatica è superata dall'emozione del collaudo con immersione. Partiamo da Aspra in quattro, in spiaggia i bagnanti della stagione incipiente assistono incuriositi ai nostri preparativi, bombole, gav, maschere, pinne, mute, controllo accurato dell’attrezzatura e subito avviamento e via.
La Costa d'Oro - Immersione (foto di G. Troisi)
Siamo diretti all'isolotto di Mongerbino, il battello tiene bene un mare ridossato, in una giornata di vento da sud-est moderato. Ancoriamo, per caso, proprio sotto la torretta di postazione militare che rievoca ben altri scenari, quelli di una guerra ormai lontana, la seconda mondiale, e scendiamo in acqua con i gruppi a.r.a. in un mare meravigliosamente pronto. A pelo d’acqua stabiliamo le coppie, ci diamo l'O.K. e iniziamo la discesa. Subito la visibilità sembra discreta, il fondo grigio di mucillagine ma "dipinto", quasi per dispetto, dalla vita di tanti ceriantus multicolori. Procediamo uniti in una "passeggiata" molto rilassante godendoci una domenica di Maggio in una dimensione senza tempo, navighiamo a quota -28 metri in direzione sud e incontriamo un'immancabile murena in tana, subito dopo ammiriamo una parete di spugne rosse e verdi miste all'arancione di astroides che illuminate dai fari emanano colori "caldissimi" malgrado i 16 gradi di temperatura dell'acqua. Poi, ad una distanza di dieci metri circa, si intravede un'immagine affascinante e sinistra, avvolta in una nuvola di sospensione, che riempie l'intero oblò della mascherina! Cos'è? sembra un'ancora enorme! Ci guardiamo e ci chiediamo gesticolando con Rosario mentre ci avviciniamo e toccandola verifichiamo che è sicuramente un'ancora, una hall, probabilmente di nave da guerra. Ma come è venuta a finire giusto qua? La esaminiamo con interesse. Appare capovolta, per una lunghezza di circa 2 metri e per una larghezza di oltre 1 metro tra le due marre, non in "tiro" né "incattivita" e senza catena. Praticamente un mistero, il luogo e la posizione dove si trova ancora adesso.
Con le mascherine ancora al collo cerchiamo di decifrare il racconto che quell'àncora contiene, risposte difficili da trovare: cosa è accaduto alla "sua" nave? Perchè si trovava ad una cosi breve distanza dalla costa? appena una trentina di metri! Nave da sbarco o incrociatore? nave rifornimenti? ma soprattutto che è accaduto?
Come dicevamo, siamo sotto la torretta di postazione-avvistamento militare e la fantasia è spinta a immaginare uno scenario di guerra purtroppo reale del secondo conflitto mondiale nelle acque di Mongerbino, navi siluranti, mitragliatrici che sparano dalle feritoie, aerei ricognitori. L'ancora che giace in fondo ha un nesso con questi scenari? Nei racconti degli anziani si ripetono scene di polveriere esplose, di aerei da guerra, di bombardamenti, di coprifuoco vissuti in prima persona.
La Costa d'Oro - Immersione (foto di G. Troisi)
Oggi ricordiamo che nel marzo 2007 due militari americani, il tenente Frank Huffman della marina e il maresciallo John Scanner dell'aviazione, sono arrivati a Bagheria a cercare notizie di un ricognitore partito da Korba in Tunisia, in missione contro obiettivi di terra tra Palermo e Capo Zafferano e abbattuto proprio nella zona di Aspra nel luglio del 1943. La loro ricerca tendeva a dare memoria ai corpi dei militari caduti, come altre migliaia, dei quali da allora le famiglie non hanno più notizie. C’è un legame con questa ancora?
Non lo sappiamo, però l’ancora resta ancora li, a poche decine di metri dalla costa rocciosa sotto la postazione militare, vicino l’isolotto di Mongerbino ad Aspra.
Il momento è coinvolgente e l’emozione è tanta, vorremmo restare ancora ma il mare impone dei limiti di tempo. L'immersione ormai dura da 50 minuti e si è rivelata molto più interessante del previsto! Siamo risaliti con una sosta di sicurezza a quattro metri sotto la barca.Tutto O.K.! è il saluto alla superficie!
Informazioni sull’escursione: l’ancora si trova a 25 metri di profondità, presso lo scoglio di Mongerbino, non diamo il punto esatto perché non è consigliabile una discesa verticale. Necessaria una guida. Per realizzarla, chiamate direttamente Nicola Tomasello:
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel: 3386248174
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La Costa d'Oro è il litorale dell'itinerario Unesco Arabo-Normanno, che include:
Altavilla Milicia, Bagheria (Aspra), Campofelice di Roccella, Casteldaccia, Cefalù, Lascari, Pollina (Finale di Pollina), Santa Flavia (Porticello, Sant'Elia), Termini Imerese, Trabia (San Nicola l'Arena).