Airu e Duci: Una Gialla tradizione in tutta la Costa d’Oro

21 Aprile 2024 | Dal territorio

Indice

I fiori gialli della Costa d’Oro

Nell’incantevole campagna di Bagheria, tra i rigogliosi limoneti che punteggiano il paesaggio della Costa d’Oro, un piccolo fiore giallo chiamato localmente “Airu e Duci” (Acetosella Gialla) regala agli occhi una distesa di colore e ai palati un assaggio acidulo che ricorda il limone. Questo fiore non è solo una gioia per gli occhi ma anche un pezzo di storia vivente, legato ai ricordi d’infanzia in compagnia dei nonni e delle loro storie, radicato profondamente nelle tradizioni siciliane.

Durante i mesi invernali, da gennaio a marzo, le campagne che si estendono da Santa Flavia a Porticello, da Sant’Elia a Casteldaccia, fino alle terre di Altavilla Milicia, Trabia e oltre, si tingono di giallo. Il mare di “Airu e Duci” diventa una caratteristica stagionale inconfondibile della regione, una vera celebrazione naturale che onora la biodiversità e il patrimonio culturale di quest’area costiera.

La pianta, conosciuta scientificamente come Oxalis pes-caprae, originaria del Sud Africa, ha trovato in Sicilia un terreno fertile per crescere e prosperare. Le sue qualità erano già note agli Egizi, ai Greci e ai Romani, che l’apprezzavano per le sue proprietà digestive. In Sicilia, ogni comune del territorio della Costa d’Oro, da San Nicola l’Arena a Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Lascari, Cefalù, Pollina, fino a Finale di Pollina, può vantare una versione locale di questo curioso nome. Sul sito custonaciweb.it scopriamo la ricchezza linguistica dell’isola, con variazioni del nome della pianta che includono “Calacitu” e “Sucameli”. Ma attenzione, non lasciatevi ingannare dal suo aspetto innocente: come avvisava saggiamente mio nonno, il soprannome “pisciacane” deriva dal suo frequente ritrovamento lungo i bordi stradali, quindi fate attenzione prima di cedere alla curiosità di assaggiarla!

Cultura e tradizione

Nel cuore dell’inverno, la Costa d’Oro offre uno spettacolo naturale che si fonde con le tradizioni culinarie e culturali del territorio. Se hai dei ricordi o storie legate ad “Airu e Duci”, condividili con noi e diventa parte della narrazione della nostra amata Costa. La Costa d’Oro – Acetosella Gialla | Airu e Duci

Conclusioni

Come dicevo, ricordo che mio Nonno la chiamava anche “pisciacane” perché, crescendo abbondante ai lati delle strade, oltre ad essere un deposito di polvere, è una pronta e facile toilette per i bisogni fisiologici dei cani. Infatti, gridava: è pisciacane, non la mettere in bocca. Oggi molti non conoscono il suo gusto, forse non sanno neanche che è commestibile, ma certamente è parte del panorama della Costa d’Oro, specialmente in questo periodo della stagione invernale.

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